
La Villa si trova all’interno di un parco pubblico progettato nella prima metà dell’Ottocento da Gaetano Lo Piano, per volere di Francesco I, Re delle Due Sicilie.
Il giardino nasce con l’intento di dare posti di lavoro a tutti i cittadini rimasti senza nulla dopo la rivolta del 1820.
Nel 1828 il giardino viene inaugurato con il nome di Villa Isabella, per poi essere intitolato al Duca d’Aosta, Amedeo di Savoia, alla sua morte nel 1890.
Nella seconda metà del XIX secolo, la villa divenne, nel periodo estivo, luogo di svago e ritrovo per l’intera città, tanto che al suo interno si trovava una sorbetteria e le serate erano allietate dalla musica.
Originariamente vi si trovava anche un piccolo lago, ricco di flora e fauna tipiche, canne, ninfee e cigni. Oggi vi è un campo da tennis, dove ogni anno si svolge un importante torneo.
Al centro di essa si trova una fontana a forma circolare, progettata da Alfonso Barbera, detta “la fonte dei sospiri” con una scultura raffigurante Cupido, dello scultore palermitano Cervello.
Alla fine del secolo scorso, il giardino venne adornato con sculture commemorative: il mezzo busto di Vittorio Emanuele II (opera del Tripisciano) e i busti di Rossini, Bellini, Mazzini, Foscolo e Garibaldi, opera dello scultore sancataldese Frattallone.
Il giardino è costituito da vegetazione mediterranea e da arbusti esotici. All’interno della villa, nella parte più vicina all’ex convento, trova posto un parco giochi per bambini.
La villa ha due accessi, uno sul Viale Amedeo e l’altro su Viale Regina Margherita.